WILLIAM WORDSWORTH (1770-1850)

William Wordsworth nacque in un piccolo villaggio dell'Inghilterra, dove trascorse un'infanzia felice a contatto con la natura. Perse la madre quando aveva 8 anni e suo padre quando ne aveva 13. Aveva tre fratelli e una sorella, Dorothy.

Quando crebbe frequentò Cambridge. Poi andò in Francia, attratto dalle nuove idee democratiche.
Là ebbe una storia d'amore con Annette Vallon. Ebbero una figlia, Caroline. Probabilmente aveva anche in mente di sposarsi con Annette, ma questo non accadde mai perché la famiglia di Wordsworth, che era contro questa decisione, glielo impedì.

Quando tornò in Inghilterra, nel 1793,  scoppiò la guerra tra Francia e Inghilterra, quindi non potè raggiungere Annette, che era rimasta in Francia.

Nel 1795 incontrò Samuel Coleridge, un altro famoso scrittore inglese, e divennero amici. Infatti condividevano lo stesso amore per la natura.

Nel 1802 sposò Mary Hutchinson. Questo fu un buon periodo per lui: calmo e privo di problemi finanziari. E' in questi anni che si rivolse al conservatorismo politico e religioso.

 

OPERE DI WILLIAM WORDSWORTH:

William Wordsworth iniziò a scrivere poesie quando era ancora un ragazzino e continuò a farlo per tutta la vita.

La sua produzione letteraria può essere divisa in due gruppi:
1) POESIE PIU' LUNGHE
2 ) POESIE VARIE

Ma il suo capolavoro è sicuramente "Le ballate liriche", scritto insieme a Coleridge. La sua prefazione può essere considerata il manifesto del movimento romantico in Inghilterra.

L'obiettivo di William Wordsworth era di conciliare il realismo con la poesia. Per fare una cosa del genere aveva bisogno di trarre ispirazione dalla vita quotidiana e di scrivere in un linguaggio e con uno stile molto vicino al vero inglese parlato.

Anche altri poeti avevano cercato di fare qualcosa di simile in passato, ma William Wordsworth fu l'unico a risolvere completamente il problema. Nella seconda prefazione delle Ballate Liriche, infatti, espose tutte queste sue teorie letterarie.

Wordsworth pensava che l'uomo e la natura fossero diversi  ma inseparabili parti di un intero universo creato da Dio.
Il poeta era ispirato dal paesaggio di valli, colline... tutto ciò che era intorno a lui, da dove poteva trarre ispirazione.

Egli pensava che la Natura non fosse né uno sfondo decorativo come gli Augustiani, né lo specchio di un particolare stato d'animo, come gli Elisabettiani. Pensava invece che la Natura contenesse uno spirito ed una vita di per sé, presenti anche negli oggetti inanimati.

Il linguaggio della Natura poteva essere compreso solo da coloro che avevano un'anima sensibile e profonda, capace di vedere la vera essenza delle cose.
L'uomo può scoprire Dio nella Natura solo attraverso una fusione con la Natura ed una quieta contemplazione della sua bellezza.
La Natura è un amico per l'uomo, un insegnante: da essa, l'uomo può imparare la virtù e la saggezza.
La missione del poeta è di conseguenza aprire le anime degli uomini alla natura e alla meditazione.

 

(QUESTO TESTO -IN INGLESE- E' STATO INVIATO E PUBBLICATO ANCHE NELLA SEZIONE APPUNTI DEL SITO "SKUOLA.NET"). 

OPERE DI WILLIAM WORDSWORTH/ WILLIAM WORDSWORTH'S WORKS

TRA LE OPERE PIU' FAMOSE E CITATE DI WILLIAM WORDSWORTH NON SI PUO' FARE A MENO DI RICORDARE LE DUE POESIE:

THE SOLITARY REAPER (LA MIETITRICE SOLITARIA)

DAFFODILS (GIUNCHIGLIE)

QUI DI SEGUITO SI RIPORTA L'ANALISI COMPLETA E LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA PRIMA OPERA.

THE SOLITARY REAPER (LA MIETITRICE SOLITARIA) DI WILLIAM WORDSWORTH

VERSIONE ITALIANA:

Probabilmente Wordsworth ebbe l'idea di scrivere la poesia "The solitary reaper" quando andò in Scozia nel 1803. Là vide una ragazza solitaria che mieteva e cantava una canzone in una lingua strana (forse gaelico) che egli non riusciva a capire. Mentre ascoltava, immaginò terre sconosciute ed esotiche.

In questa poesia Wordsworth parla a un viandante che egli immagina di aver incontrato.
Egli vede una ragazza in un campo, da sola. Questo è ciò che ogni uomo è, secondo il poeta: solo. Sta cantando una canzone triste, probabilmente perché lei sta pensando a qualcuno che ha perso: un innamorato, per esempio. Mentre sta cantando, sta raccogliendo il fieno. Il suono della sua voce è tutto intorno alla valle.
Nemmeno un usignolo potrebbe cantare meglio di lei, la cui canzone sarebbe piacevole per i viandanti di Arabia. Infatti la sua voce fa sognare tutti quelli che la ascoltano.
Perché canta? Che cosa sta pensando? Cose tristi, forse. Cose comuni e umili, dolori di tutti i giorni, o forse battaglie ... Il poeta guarda, tranquillo e immobile, e terrà sempre il ricordo della sua bella canzone nel suo cuore.

 

ENGLISH VERSION

Probably Wordsworth had the idea of writing the poem "The solitary reaper" when he went to Scotland in 1803. There he saw a solitary girl reaping and singing a song in a strange language (maybe Gaelic) that he couldn’t understand. While he was listening, he imagined strange and exotic lands.

In this poem Wordsworth’s speaking to a wayfarer that he imagines he has met.
He sees a girl in a field, alone. This is what every man is, according to the poet: alone. She’s singing a sad song, probably because she is thinking of someone she has lost: a lover for example. While she’s singing, she’s reaping the strain. The sound of her voice is all around the vale.
Neither a nightingale could sing better than her, whose song would be pleasant to the wayfarers of Arabia. In fact her voice is dreamy to everyone who’s listening to it.
Why is she singing? What is she thinking about? Sad things, maybe. Common and humble things, everyday sorrows and pains, or maybe battles…
The poet looks at her, quiet and still, and he’ll always keep the memory of her beautiful song in his heart.

TESTO IN INGLESE DELL'OPERA "THE SOLITARY REAPER" DI WILLIAM WORDSWORTH:

Behold her, single in the field,

Yon solitary Highland Lass!

Reaping and singing by herself;

Stop here, or gently pass!

Alone she cuts and binds the grain,

And sings a melancholy strain;

O listen! for the Vale profound

Is overflowing with the sound.

No Nightingale did ever chaunt

More welcome notes to weary bands

Of travellers in some shady haunt,

Among Arabian sands:

A voice so thrilling ne'er was heard

In spring-time from the Cuckoo-bird,

Breaking the silence of the seas

Among the farthest Hebrides.

Will no one tell me what she sings?--

Perhaps the plaintive numbers flow

For old, unhappy, far-off things,

And battles long ago:

Or is it some more humble lay,

Familiar matter of to-day?

Some natural sorrow, loss, or pain,

That has been, and may be again?

Whate'er the theme, the Maiden sang

As if her song could have no ending;

I saw her singing at her work,

And o'er the sickle bending;--

I listened, motionless and still;

And, as I mounted up the hill,

The music in my heart I bore, Long after it was heard no more.

 

TRADUZIONE IN ITALIANODELL'OPERA "THE SOLITARY REAPER" DI WILLIAM WORDSWORTH:

Guardala, da sola nel campo,

Solitaria ragazza della Scozia laggiù!

Mietendo e cantando da sola;

Fermati qui, o passa gentilmente!

Da sola taglia e lega il frumento,

E canta un canto malinconico.

O ascolta! Perché la valle profonda

Strabocca di suono.

L’usignolo mai cantò

Note più benvenute a bande stanche

Di viaggiatori in qualche oasi ombrosa,

Tra le sabbie arabe:

Una voce così penetrante non fu mai sentita,

In primavera dal cuculo,

Rompendo il silenzio dei mari

Tra le lontane Ebridi.

Nessuno mi dirà cosa canta?

Forse i versi lamentosi fluiscono

Per cose vecchie, infelici, lontane,

E battaglie tanto tempo fa:

O è qualche campo più umile,

Problema familiare di oggi?

Qualche dolore, perdita o pena,

Che è stato e può essere di nuovo?

Qualunque tema, la ragazza cantava

Come se la sua canzone potesse non aver fine;

L’ho vista contare al lavoro

E piegarsi sulla falce:

Ascoltai, senza muovermi e fermo:

E, mentre salivo sulla collina,

La musica portavo nel mio cuore,

A lungo dopo che non fu più sentita. 

COMMENTO ALLA POESIA "THE SOLITARY REAPER" DI WILLIAM WORDSWORTH

VERSIONE ITALIANA:

L'argomento della poesia è una solitaria ragazza scozzese che miete il grano in un campo. Mentre lo fa, canta una canzone triste.

Wordsworth non usa mai un linguaggio molto complesso, ma, allo stesso tempo, scrive in un linguaggio poetico, con parole poco comuni.

L'immaginazione è sempre molto importante, perché con essa possiamo vedere tutto ciò che desideriamo. “Poesia come memoria” significa che il poeta vede tutto con l'occhio della memoria: i sentimenti descritti non sono immediati, ma “emozioni raccolte nella tranquillità”, pensieri passati riorganizzati in seguito.

Compito del poeta è raggiungere la vera essenza delle cose e comunicarla a tutti con un linguaggio semplice. È un insegnante morale che deve purificare le emozioni degli uomini.
 

ENGLISH VERSION:

The subject of the poem is a lonely Scottish girl that is reaping the grain in a field. While she is doing it, she sings a sad song.

Wordsworth never uses a very complex language, but, at the same time he writes in a poetical language, with not very common words.

Imagination is always very important, because with it we can see everything we want. “Poetry as memory” means that the poet sees everything with the eye of memory: the feelings described are not immediate, but “emotions recollected in tranquillity”, past thoughts re-organized later.

The poet’s task is to reach the real essence of things and communicate it to everyone in a simple language. He’s a moral teacher that has to purify men’s emotions.